Le mille e una notte del lavoro narrato
Ho appena pubblicato il nuovo logo della nostra notte realizzato da Francesco Panzetti e il signor Facebook, che lui è sempre zelante, ha avvisato i miei amici che ho aggiornato la foto del gruppo. Questa volta si sbaglia, perché io non ho aggiornato la pagina, ho preso un impegno, l’impegno di lavorare per mettere assieme 1001 posti nei quali, il 30 Aprile 2015, leggere, narrare, cantare storie di lavoro.
Passare dai circa 100 di quest’anno ai 1001 dell’edizione 2015 è un impegno grosso, molto grosso, e se a prenderlo sono solo io come si dice nella mia bella Napoli “nun teng speranza”. Ma non abbiamo speranza neanche se assieme a me lo prendono Alessio Strazzullo, Cinzia Massa, Giulio Esposito e Michele Somma, che loro lo so che lo prendono, di più, loro l’hanno già preso assieme a me questo impegno.
Per avere qualche speranza bisogna che assieme a Michele, Giulio, Cinzia, Alessio e me l’impegno lo prendano tutte/i coloro che dalla Calabria al Trentino, passando per Caselle in Pittari e la Sardegna, hanno organizzato una delle iniziative 2014. Ormai lo sapete come funziono, con il pensiero mi piace volare, con l’organizzazione ho bisogno di semplificare e così mi sono detto “a finale, se ognuno dei vecchi, quelle/i dell’edizione 2014, coinvolge 10 nuovi organizzatori, 10×100=1000 e abbiamo fatto.
No, no, per piacere, non mi spiegate che anche così è difficile, che bisogna vedere, che non è detto che … perché tanto lo so già.
Ormai lo sapete come funziono, “una marcia di 10 mila chilometri comincia con il primo passo”, noi intanto già ne abbiamo fatti due, il primo Francesco che ha fatto il restyling del logo, il secondo io che sto lanciando la voce, perciò diamoci da fare, che, come diceva il saggio, “quando si sogna da soli è un sogna, quando si sogna in tanti comincia la realtà”.
L’ha ribloggato su ValErasmus.