Casa della Paseologia, Trevico, c’è
di Francesco Escalona
La sera del 30, anche nella Casa della Paesologia di Trevico, nel cuore della Baronia, si svolgerà una notte dedicata al lavoro narrato ed al lavoro ben fatto.
Saranno narrazioni pacate in chiave paesologica. Mito, realtà, mito. Ma Da Qui, si ha questa percezione: il mito che ci aspetta nei prossimi decenni non sarà … quello dei millenni passati, ma la sensazione del ritorno è chiara.
La ragione ha dato tutto quello che aveva. Non possiamo stare al mondo se non incrociando sogno e ragione e dunque facendo poesia e dunque andando insieme a Trevico.
La casa a Trevico e l’associazione paesologica, sono per ora una confusa reazione all’estinguersi del reale. Le comunità provvisorie non hanno un pensiero chiaro e potente, ma sentono che bisogna reagire, sottrarsi al gioco dell’economia e spostarsi da un’altra parte.
In questa chiave, la Casa partecipa a questo nuovo rito del lavoro ben fatto e narrato in una lunga notte.
Un rito contemporaneo consumato nelle stanze della casa e in quelle della casa di Ettore Scola, il regista di Trevico – Torino, monumento cinematografico al viaggio verso il lavoro mancato – e nella rete, che viene in soccorso alla ricorrenza del primo Maggio, in parte purtroppo consumata dal superamento del tempo industriale del secondo millennio.
Ci racconteremo storie residuali dei/nei paesi di quell’Italia interna che si sta consumando e svuotando, giorno dopo giorno sfarinata dal vento e dall’inconsapevole oblio.