Tiziano Arrigoni ci racconta il Magma
di Tiziano Arrigoni
Il Magma (Museo del Ferro e della Ghisa) di Follonica (provincia di Grosseto, Toscana) è già per se stesso un museo particolare, multimediale, che racconta da solo il LAVORO attraverso filmati originali, testimonianze, prodotti.
E’ collocato in un antico forno siderurgico dell’Ottocento (ma la sua origine risale al Cinquecento) e quindi anche le sue mura raccontano. In più ci sono oggetti in ghisa artistici che raccontano la maestria dei lavoratori. Si racconta anche il rapporto del nucleo siderurgico di Follonica (che ha chiuso i battenti nel 1960, dopo quattro secoli di attività) e il più vasto territorio della Toscana, del Mediterraneo e dell’Europa.
Il San Ferdinando è il primo edificio del complesso Ilva a venire restituito alla città nella veste di nuovo spazio pubblico, seguito da un grande teatro e da uno spazio fieristico costruiti nelle altre fonderie del complesso ex Ilva.
E’ un grande spazio aperto alla città e quindi sono stati scelti modelli narrativi diversificati pensando ad utenti diversi: approfondimenti scientifici e storici si mescolano a racconti indirizzati ai più piccoli spaziando dalle tecnologie utilizzate, alla storia dell’architettura e dell’arte, all’antropologia, alla geo-morfologia del territorio fino all’archeologia.
Ogni postazione è presentata sia in italiano che in inglese e colloca Follonica al centro di un complesso sistema di relazioni commerciali, umane e artistiche di respiro europeo. Il taglio nuovo si rivolge proprio a questo aspetto ovvero dimostra come a metà del 1800 gli scambi fossero molto vivaci e questa una terra dove uomini, tecnologie e cultura si muovevano con grande libertà.
La visita comincia proprio regalandoci un singolare spettacolo. Dal grande lucernario centrale una tenda oscurante lentamente si chiude e riporta lo spazio a quella forte penombra che le era propria. Dalla luce di sei proiettori partono le immagini che riproducono una vera e propria colata e le pareti del forno si infiammano di suoni e colori. Dalla colata si stacca alla fine un pezzo che lascerà emergere la città forgiata di Follonica e quindi la sua nuova vocazione, ovvero quella legata al turismo e al mare. Dai rumori della fonderia si passa gradualmente al soffio costante del vento fino a che, finito lo spettacolo la tenda si riapre facendo calare la luce naturale di nuovo all’interno dell’edificio. Questo spettacolo, programmato per partire ogni 45 minuti accompagna la visita e coinvolge il visitatore in un vortice di emozioni visive e sonore. Ha una durata di pochi minuti così che una volta terminato si possa riprendere tranquillamente la propria visita.
Le narrazioni filmate durano almeno cinque ore per chi vuol vedere tutto e comprendono narrazioni di lavoratori del passato (ovviamente ricostruzioni filmiche) e del presente (testimonianze filmate) e lasciano quindi a chi visita la possibilità di scegliere, cosa leggere, cosa sentire, cosa approfondire.
Ognuno rimane così libero di costruirsi anche una propria narrazione.