La Compagnia del Lavoro Narrato
Si comincia tra poco. Ore 10.30. La Feltrinelli Libri e Musica di Napoli Piazza dei Martiri. Come diciamo a Napoli, vi sto facendo la capa tanta ma alla fine funziona come dico io: se non ci diamo da fare tutte/i assieme, questa è la volta che prendiamo i pali, nel senso che l’obiettivo di passare dai circa 100 luoghi del 2014 ai 1001 del 2015 diventa uno spot, al massimo un’idea, che in queste faccende qui aveva ragione Giorgio Gaber, “un’idea, finché resta un’idea, è soltanto un’astrazione”.
Ebbene sì, siamo donne e uomini pieni di idee, innamorati delle idee, talvolta persino sconvolti dalle idee, però a un certo punto le idee devono diventare fatti, e questo fatto qui, 1001 luoghi nei quali il 30 Aprile 2015 le persone si incontrano per leggere, narrare, cantare, interpretare, disegnare e quant’altro ci pare storie di lavoro, è difficile da realizzare. Direi molto difficile.
Io però sono come sempre fiducioso e lo sono diventato ancora di più dopo aver letto due messaggi di due amiche che oggi non riescono a essere con noi.
Questo è quello di Maria Luisa:
“Ciao Vincenzo, ti scrivo per dirti che non posso esserci in questo fine settimana ma ribadisco la mia partecipazione per la notte del lavoro narrato 2015. Ne ho parlato con il MUSIL (Museo della Storia dell’Industria e del Lavoro di Brescia) che offrirà spazi e collaborazione. L’idea che porteremo è basata sull’accoglienza dei rifugiati e dei migranti e sulla valorizzazione dei saperi dei lavori manuali e intellettuali nei Paesi di provenienza.
Il sottotitolo sarà “il saper fare al di là del mare”. Storie, interviste e narrazioni che saranno presentate e rappresentate in occasione della#nottedellavoronarrato. Ve lo avrei presentato in questo fine settimana, ma sono bloccata da un figlio piccolo e da un compagno che lavora a chiamata. Insomma vi penso e un po’ vi invidio. Molti abbracci a tutti voi e viva il lavoro ben fatto e ben pensato.”
Questo è quello di Lina:
“Sera Professor Moretti, purtroppo domani non riesco ad esserci, questa tesi mi sta prendendo molto tempo, ma ancora per poco, ottobre è vicino. La prego di tenermi informata sulle novità del progetto. Per me è importante farne parte, ha un valore antropologico oltre a quello sociale. Farò di tutto affinché nella notte del 30 Aprile 2015 Castellammare come città tutta partecipi. Buona serata. Un saluto.”
Vincenzo, mi sono detto, se anche chi non riesce a venire ha questa carica ce la possiamo fare.
Sì, ce la possiamo fare, però ci dobbiamo organizzare. A cominciare dalla piccole cose.
Su Facebook, ad esempio, abbiamo un gruppo, La Notte del lavoro Narrato, con 859 componenti. Organizzarsi vuol dire che se ciascuna/o di noi aggiunge un certo numero di persone che ritiene possano essere interessate ci mettiamo poco ad arrivare a 5mila, ed essere 5mila invece di 859 serve, perché ci sono più persone che seguono le nostre iniziative e ci sono più possibilità che esse si moltiplichino.
Altro esempio. L’anno scorso hanno partecipato alla nostra notte 6-7 radio, se ognuno di noi fa mente locale e si domanda “ma io conosco qualcuna/o che lavora in una radio, non importa quanto sia piccola, media o grande, che possa essere interessata a partecipare all’edizione 2015?”, e se la risposta è si agisce di conseguenza, informa, coinvolge, segue, facciamo in fretta ad arrivare a 30 radio e anche a 50, che come avrebbe detto il grande Catalano di Quelli della Notte (quella di Arbore, non la nostra) sono meglio di 5. E lo stesso vale per i blog che molti di voi e molti dei vostri amici hanno, e che possono dedicare periodicamente uno spazio alla Notte del Lavoro Narrato, che possono colelgarsi al nostro blog e seguirlo, e così via discorrendo, in maniera tale di arrivare il più presto possibile ad avere un vero e proprio network de La Notte del Lavoro Narrato.
Naturalmente si possono fare anche tante, tante, tante altre cose, un po’ le discutiamo stamattina, mi piaceva semplicemente dire che non stiamo cercando semplicemente di rifare la bella iniziativa dell’anno scorso, stiamo cercando di fare molto di più, perché noi ci crediamo davvero che La Notte del Lavoro narrato possa contribuire a cambiare la cultura del nostro Paese. Perciò forza, jamme, adelante, che oggi nasce La Compagnia del lavoro Narrato. Ci vediamo alla Feltrinelli. E, per chi non può venire, ci ritroviamo qui.